Se all’interno di un computer vengono eseguiti diversi programmi contemporaneamente (multi-tasking) può accadere che le risorse disponibili siano insufficienti per gestire il carico di lavoro. Molti studi e ricerche sono stati fatti sulla teoria delle code e sulla distribuzione del carico di lavoro. Alcune soluzioni vengono dalle nuove serie di processori che hanno funzioni multithread e da codici di sistema opportuni.
Spesso per evitare un nuovo acquisto, si valuta in che modo è possibile potenziare le performances sia di memoria temporanea (RAM) che permanente (Disco), considerando seriamente una alternativa come SSD. Qualora si dovesse invece decidere per il nuovo, sarebbe meglio farlo prima che le risorse del pc diventino insufficienti e inizino i rallentamenti o addirittura i blocchi.
Oggi con processori potentissimi, memorie disco immense che si misurano in Terabyte (x 1000 Gb) i computer sembrano ancora lenti. Come mai? Anzitutto misuriamo attentamente le caratteristiche del pc che dobbiamo saper leggere (è difficile anche per gli addetti ai lavori) e interpretare, capendo se e dove la macchina è sbilanciata.
Conviene sistemare il software, potenziare l’hardware o comperare un nuovo computer? oppure prendere un Tablet ? o forse usare lo Smartphone. Domanda difficile.
Dopo un test gratuito, possiamo dare risposte precise al cliente in questo senso, proponendo pro/contro l’acquisto del nuovo con caratteristiche simili. La nostra esperienza ci evidenzia che i dispositivi sono stati sostituiti con nuovi circa il 40% se avevano meno di 4 anni, il 60% oltre.
Vediamo nel concreto il problema.
L’aumento della memoria RAM porta benefici tangibili, aumentiamo la quantità. Se usiamo programmi pesanti possiamo passare da 4Gb a 8Gb o 16Gb e così via.
La velocità con cui fluiscono i dati varia molto e si passa da 2133 Mhz per le DDR4 sino a 4800 Mhz per le DDR5, una bella differenza ma oggi molti pc vanno ancora a 1.600 Mhz o peggio.
Windows 11 oggi si vede girare bene con 8 Gb oppure 16 Gb, per fortuna che le Ram sono scese di prezzo e che i nuovi pc hanno capienza di slot per gestirle.
A conclusione, cambiare l’hard disk da tradizionale a rotazione, a stato solido (SSD) conviene perché é sempre una componente essenziale dell’aumento delle performances. Ma attenzione all’interfaccia SATA III 2,5″, piuttosto che M.2 Nvme. Le differenze sono rilevanti e devo valutare bene se il disco viaggia per esempio a 3.500 Mb/s che RAM dobbiamo mettere? serve fare due conti.
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